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Il giovinetto campagnuolo II - Agricoltura

205868
Garelli, Felice 46 occorrenze
  • 1880
  • F. Casanova
  • Torino
  • Paraletteratura - Ragazzi
  • UNICT
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Il giovinetto campagnuolo II - Agricoltura

testo. Un vol. in-12° di 156 pag. - L. 0,80. La coltivazione della vita in Italia. Veglie del signor Lorenzo. Un vol. in-12°, 1870

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vendibili presso la Libreria F. CASANOVA - Torino La coltivazione della vite in Italia. Un vol. in-12° L. 1 - Sul miglior modo di fare i vini comuni. Memoria

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impara l'arte » 2 3. Le piante e gli animali utili . . . . . » 4 4. Principali coltivazioni » 5 5. Scopo della coltivazione » 7 PARTE PRIMA. LE

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sarchiatura; e con quelli di maggese, se i primi non bastano a purgarlo da quel flagello. 2. Chiamasi sarchiatura l'operazione di rinettamento della terra

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campo. I loro semi, maturati a tempo della raccolta, erano caduti sul terreno. L'aratura, coprendoli leggermente, ne favorì la germinazione. Quando tutte

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2. Fusto. Gemme. Foglie. 1. Il fusto è la parte della pianta che cresce fuori terra, e porta le foglie, i fiori, e i frutti. Si chiama colletto il

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della combustione. 4. Ogni terreno non contiene nel suo magazzino una uguale provvista dei viveri, che ti ho indicati. Scarseggiano anzi, generalmente, i

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concimi vegetali, le felci, le foglie, le paglie, la pula dei cereali, gli stocchi del granturco, i sarmenti di vite, i residui della fabbricazione

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terre compatte, e più consistenza alle terre sabbiose e alle calcari. 2. Perciò in qualsivoglia podere lo stallatico è il perno della coltivazione. Si può

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fa la buona bestia, e fa pure il buon concime.» Se tu porti della segala al mulino, il mugnaio non ti dà farina di grano. Gli animali fanno come il

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: 1. Che cosa occorre fare per la buona conservazione del letame? 2. Qual è il miglior posto della concimaia? - Come si ripara dal sole, e dalla

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distinguere, per esempio, nel fiore della rosa selvatica. Tu vedi un primo inviluppo esterno, di color verde, che si chiama il calice; poi un altro

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fermentazione, manterrai il letame sempre umido, bagnandolo di sovente col liquido della fossa, e, se questo manca, con acqua del pozzo. Ogni strato

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3. Calcinacci. Marna. Gesso. 1. I calcinacci provenienti dalla demolizione di vecchi muri, sono un concime anche migliore della calce. Giovano

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granturco e di altre piante coltivate, dai sermenti della vite, da cannucce, da felci, e da altre piante selvatiche e palustri. Per aiutarne la

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11.Concimi misti: composte e terricciati. 1. Le composte sono il miglior mezzo per sostenere la fertilità della terra, in difetto di concime. Esse

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dura, la pianticella si nutre della sostanza contenuta nel seme. Essa fa come i bambini: succhia il latte fino a che diventa capace di nutrirsi da sè

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. Con la respirazione le foglie somministrano principalmente il carbonio, sostanza importantissima, che forma quasi da sola tutto il corpo della

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terreno possiede sostanze nutritizie sue proprie, e quelle aggiunte dai concimi. L'acqua le discioglie, le prepara alla nutrizione della pianta; e

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7. Fruttificazione. 1. Il terzo periodo della vita delle piante è la fruttificazione, ossia la formazione del frutto, e del seme. Ricorda qui le

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a nutrirsi coi sughi della pianta madre; e quando ha messo radici, e può nutrirsi da sè, si taglia dalla madre. Si adopera questo modo particolarmente

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2. Come si impara l'arte. 1. L'arte del buon coltivatore si impara per mezzo della scienza, e della pratica. La scienza ti insegna quel che devi fare

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, come l'olmo, il castagno, ecc. Rispetto alla durata della loro esistenza, le piante si distinguono in annuali, bienni, e perenni. Si dicono annuali

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Riassunto. Hai cominciato lo studio dell'agricoltura dalle piante, le quali sono appunto lo scopo della coltivazione delle terre. Esaminasti dapprima

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il calore, più le piante ne abbisognano. In terreni aridi, se manca il benefizio della pioggia, della rugiada, o dell'irrigazione, esse languiscono e

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disgregata, ruvida al tatto. Lascia passar l'acqua come un filtro. Il calcare è la pietra da calce, quella che si mette nella fornace per fare della

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, che i granelli della sabbia. Si distinguono pure col nome di terre bianche, dal loro colore ordinariamente biancastro. I terreni calcari hanno poca

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, e prosperare. È la mescolanza, in convenienti proporzioni, della sabbia, dell'argilla, e del calcare, che fa i terreni sani, e freschi, cioè tali da

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lavori, più ricco di terriccio e più scuro, nel quale si spandono le radici delle piante. 2° Lo strato inerte, o vergine, sottostante al primo, e della

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migliorarne una cattiva. DOMANDE: 1. Per giudicare della bontà di un terreno, basta esaminarlo alla superficie? 2. Come lo spessore di un terreno influisce

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consistenza, sono in particolar modo convenienti alla coltivazione della canapa, e del lino. Le terre calcari convengono principalmente ai prati temporari di

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. Questi terreni, oltre il nome, conservano le proprietà della sostanza predominante. Tali proprietà li rendono poco atti alla coltivazione. Col variare

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qualità della sostanza che vi predomina, e vuol essere corretto con l'aggiunta di sostanze terrose, dotate di proprietà contrarie. 2. Supponi che il

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4. Applicazione della marna. 1. Il correttivo più generalmente applicato, e il più efficace, è la marna. E può riuscire anche poco dispendioso, se si

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sterro dei rialzi. Si spiana con l'aratro, o con la vanga; e il trasporto della terra si fa a braccia con la carriuola, o a tiro con carri. I lavori di

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mezzi diversi, appropriati alle diverse cagioni di acquidosità del terreno. Se l'umidità proviene da acqua la quale ristagna per la irregolarità della

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, ossia zolle erbose capovolte; si aggiunge quindi buona terra, fino a ragguaglio della superficie. Quest'operazione chiamasi fognatura. 3. Dicesi fognatura

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5. Scopo della coltivazione. 1. Il coltivatore rivolge le sue cure speciali a migliorare, in ciascuna pianta, il prodotto che è scopo della sua

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periodi della vita. Essa specialmente favorisce il germogliamento dei semi, e la vegetazione della giovine pianta; rende più efficace, e pronta

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, in conseguenza della composizione sua, e del sottosuolo, o della giacitura, è troppo umido, o troppo secco: difetti opposti, ed ugualmente contrari

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strati inferiori; e questo fondo di riserva assicura le piante dai danni della siccità estiva. Infatti, nell'estate le terre, siano compatte, o

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, profondo e ramificato, nell'erba medica. Il corpo, e i rami della radice sono formati di filamenti, o barbe. Queste hanno alla loro estremità delle boccucce

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addentra tanto nella terra. Il suo lavoro pertanto è men buono che quello della vanga: onde si dice che la zappa ha la punta d'argento.

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Tuttavia in alcuni casi la zappa fa miglior lavoro della vanga; e ciò accade in terre pietrose, o troppo compatte, o ingombre di radici, e perciò

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6. Aratro: sue parti principali. 1. L'aratro fa lo stesso lavoro della vanga, e della zappa; ma non lo fa così bene; non rompe le zolle; non le

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rullo? 2. Perchè, dopo smosso, il terreno si assoda col rullo? - La compressione della terra a che giova?

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